domenica 2 aprile 2017

THE AMERICAN POPE: CONFRONTO ALL'ANFITEATRO CAMPANO CON IL DIRETTORE DI RAI VATICANO, MILONE



SANTA MARIA CAPUA VETERE, 2 aprile 2017 (di Elisabetta Colangelo per Casertasette - Telexnews.it) - Rivoluzione. Una parola che racconta cambiamenti, trasformazioni ora violente ora gentili. Una parola che pare un ossimoro riferita ad una istituzione millenaria come la chiesa cattolica fatta di dogmi e principi ineludibili. Eppure. Eppure da quattro anni si usa questa parola riferita a Papa Francesco. Sin dalle prime ore, sin da quel disarmante e dirompente 'buonasera' con cui è apparso ai fedeli e alla comunità globale. Un Papa includente,non senza oppositori, aperto al dialogo interreligioso, alla comunione ai divorziati ma fermo e inflessibile contro pedofilia e corruzione, che ha fatto della semplicità la sua cifra distintiva. Un Papa sorridente, accogliente, vicino agli ultimi.
 I valori della chiesa di Papa Francesco sono stati al centro del dibattito, svoltosi il 31 marzo scorso, per il terzo appuntamento della seconda edizione de“La Memoria degli Elefanti”, il Festival della Letteratura nel segno del mito, ideato da“Arena Spartacus Amico Bio” all’Anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere.
 Lo spunto per la discussione è il libro The american Pope. Costruire ponti per costruire la pace” (Libreria Editrice Vaticana) di Massimo Milone, direttore di Rai Vaticano insieme con Paolo Messa, direttore del Centro Studi Americani di Roma e Lara Jakes, managing editor del Foreign Policy Magazine di Washington.
 Il testo raccoglie i discorsi tenuti dal Pontefice nel corso delle visite a Cuba e negli Stati Uniti. Costruire ponti per costruire la pace è il sottotitolo del testo e lo spirito di questo pontificato. Novanta miglia di mare separano l’Habana da Miami.  Ancora oggi finiscono nella rete degli uomini di Castro tutti quelli che tentano la fuga. Quella distanza cosi breve e così profonda è metafora di tutte le distanza di tutti i muri culturali e fisici che si costruiscono ogni giorno e che Papa Francesco chiede di abbattere. Rivoluzione. In un mondo che si nutre delle paure e le alimenta tra terrorismo e populismo, il Papa apre al dialogo verso ogni confessione religiosa ma anche verso chi una convinzione religiosa non ce l' ha affatto.
A discutere di questi temi, insieme all'autore, un ricco il parterre di ospiti.
Tra gli altri, il Vescovo emerito di Caserta, Raffaele Nogaro, lo studioso di ebraismo, Ottavio Di Grazia, il teologo Pasquale Giustiniani, il giornalista vaticanista Raffaele Luise, il costituzionalista Andrea Patroni Griffi, , il presidente dell’Istituto di Cooperazione e Sviluppo Italia-Cuba, Alessandro Senatore, il pastore della Chiesa Evangelica di Caserta, Giovanni Traettino, e Diana Pezza Borrelli in rappresentanza del Movimento dei Focolari.
Il dibattito è ampio e articolato e abbraccia tutti i temi in campo, dalla bioetica, al dialogo interreligioso. Su tutti citiamo l'illuminante e suggestivo intervento di Monsignor Nogaro che incanta la platea. Egli descrive un Papa segno di contraddizione della Chiesa, liberatore del Vangelo che con lui ritorna alla sua dimensione più autentica: a prevalere non è più la dottrina dogmatica, ma il lieto annuncio della scientia salutis: Cristo ...