lunedì 9 dicembre 2019

RUBRICA ACI A CURA DEL DIR. PERRETTA: PASSAGGI PROPRIETA' E RADIAZIONI SEGNO MENO A NOVEMBRE 2019





Casertasette, 5 dicembre 2019 (Casertasette - Telexnews.it) - 


ACI: SEGNO MENO A NOVEMBRE PER

PASSAGGI DI PROPRIETÀ E RADIAZIONI

 

Segno meno a novembre per il mercato dell'usato delle quattro ruote rispetto allo stesso mese del 2018. I passaggi di proprietà delle autovetture, depurati dalle minivolture (trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale), hanno archiviato a novembre una variazione mensile negativa del 4,1%, che, a parità di giornate lavorative, si trasforma in un aumento dello 0,7%. Ogni 100 auto nuove ne sono state vendute 174 usate nel mese di novembre e 159 nei primi undici mesi dell'anno.

 

Sulla scia del continuo calo delle prime iscrizioni di autovetture diesel (-20%), anche questo mese si registra una diminuzione dei passaggi di proprietà di quelle alimentate a gasolio (-4,4%), che, però, hanno sostanzialmente mantenuto la quota percentuale sul totale (49,2%).

 

Male anche il bilancio dei passaggi di proprietà delle due ruote, che, al netto delle minivolture, a novembre hanno registrato una variazione mensile negativa del 5,1%.

 

Nei primi undici mesi dell'anno sono state rilevate, complessivamente, crescite dello 0,4% per le autovetture e dello 0,2% per tutti i veicoli, contro una flessione dello 0,5% per i motocicli.

 

I dati sono riportati nell'ultimo bollettino mensile “Auto-Trend”, l'analisi statistica realizzata dall'Automobile Club d'Italia sui dati del PRA, consultabile sul sito www.aci.it

 

Diminuiscono a novembre anche le radiazioni di autovetture che hanno subìto un calo mensile del 6,5%. Il tasso unitario di sostituzione a novembre è stato pari a 0,80 (ogni 100 autovetture iscritte ne sono state radiate 80) ed a 0,78 nei primi undici mesi dell'anno. In discesa anche leradiazioni di motociclicon un decremento mensile del 10,1%.

 

Nel periodo gennaio-novembre 2019 le radiazioni hanno archiviato crescite complessive dell’1,8% per le autovetture e dell’1,4% per tutti i veicoli, a fronte di una flessione del 6,5% per i motocicli.



Leggi l'articolo completo proveniente dal quotidiano di informazione Casertasette.com

RUBRICA ACI A CURA DEL DIR. MARINO PERRETTA: LE STELLE DEL CRASH TEST DI DICEMBRE 2019




Caserta, 4 dicembre 2019 (Casertasette - Telenews.it) - 

Crash test Euro NCAP

5 STELLE AD AUDI, FORD, RENAULT, PEUGEOT, TESLA, PORSCHE, SUBARU E SKODA

 

Sticchi Damiani (ACI): “Premiati i costruttori che hanno creduto e investito sulla sicurezza attiva. Per raggiungere gli obiettivi UE è indispensabile che tutti i veicoli siano dotati dei sistemi di assistenza alla guida”.



Sono ben dodici i modelli testati all'ottava tornata di test Euro NCAP, il progetto internazionale di valutazione degli standard di sicurezza delle auto nuove, del quale è partner l'Automobile Club d'Italia (schede su www.euroncap.com). Noveottengono il punteggio massimo di 5 stelleAudi Q7,Ford Kuga e MondeoRenault Captur,Peugeot 2008 (nella versione accessoriata con il safety pack), Tesla Model XPorsche Taycan,Subaru Forester e Skoda Octacvia. Quattro stelle per VW Sharan Seat Alhambra; 3 perJeep Renegade.



Il large Suv Audi Q7 si distingue per il massimo punteggio nelle prove di urto laterale e nellaprotezione dei bambini a bordo. Uniche criticità la salvaguardia del torace per conducente e passeggeri negli urti frontali.



La Ford Kuga ha ottime performance del sistema di frenata automatica di emergenza (AEB) che, nella protezione degli utenti vulnerabili (pedoni e ciclisti), ottiene il punteggio più alto. Lievi criticità nella protezione del torace e della tibia del conducente in caso di scontro frontale.

La Ford Mondeo, se nella protezione dei passeggeri a bordo è superiore al Suv della stessa Casa americana, non riesce, però, a ripetere le ottime performance nella salvaguardia dei pedoni, per la scarsa protezione del bacino in caso di investimento.



Ottime anche le performance della Renault Captur,che ottiene il punteggio pieno nello scontro laterale contro barriera ed evidenzia criticità soltanto per l'insufficiente protezione del bacino del pedone.



Quattro le stelle conquistate dalle gemelle VW Sharan e Seat Alhambrabuone le prestazioni in tutte le prove per entrambe, penalizzate, però, dal distacco della portiera posteriore nel severo urto contro il palo e dalla scarsa protezione del torace del passeggero posteriore, per l'eccessiva forza esercitata dalla cintura.



La Peugeot 2008 ottiene 5 stelle con il safety pack dotato di freno automatico di emergenza in grado di riconoscere anche i ciclisti (4 nella configurazione base). Piccole criticità con protezione marginale del collo e del torace del conducente nello scontro frontale pieno.



La Tesla Model X e la Subaru Forester sono stateelette regine di questa serie di test Euro NCAP, con il massimo punteggio complessivo.



L’elettrica americana spicca nelle prove di urto laterale e in quelle del ciclista (dove l’AEB ha evitato la collisione in tutte le prove previste). Uniche criticità la marginale protezione del collo del bambino di 10 anni in caso di urto frontale e la scarsa protezione del bacino del pedone.



Il Suv giapponese si distingue nella protezione dei bambini a bordo e nelle prove di urto laterale. Valutazione marginale nel test del ciclista e nella protezione del torace del passeggero posteriore nello scontro frontale pieno.



Anche la Taycan, l’elettrica Porsche, raggiunge ilmassimo della valutazione 5 stelle, con ottime performance nella prova del sistema AEB per il riconoscimento dei ciclisti. Marginale la protezione del torace del passeggero posteriore nello scontro frontale pieno e del collo dei passeggeri.



La Jeep Renegade si ferma a 3 stelle perché nelle valutazioni non è stato considerato il freno automatico di emergenza (AEB) disponibile soltanto su alcune versioni. Nel complesso buoni risultati con massimo punteggio nella prova di urto laterale e qualche defaillance con protezione marginale del torace e del collo dei passeggeri posteriori.



Cinque stelle anche per la Skoda Octavia, conmassimo punteggio nello scontro contro barriera laterale e buona prestazione del sistema di frenata automatica di emergenza in quasi tutti gli scenari, anche quello del ciclista. Piccole criticità con protezione marginale del torace del passeggero posteriore, del collo bambino nell'urto frontale e del torace del conducente in quello contro il palo.



“Questi risultati premiano i costruttori di auto che hanno creduto e investito sulla sicurezza attiva – ha affermato il presidente dell’ACI,Angelo Sticchi Damiani. “Per raggiungere gli obiettivi che ci impone l'Unione Europea, però, ‘zero morti’ è indispensabile che tutti i veicoli siano dotati dei sistemi di assistenza alla guida”.



RUBRICA ACI A CURA DEL DIRETTORE PERRETTA: 74ma CONFERENZA TRAFFICO/CIRCOLAZIONE



RUBRICA ACI A CURA DEL DIRETTORE PERRETTA: 74MA CONFERENZA TRAFFICO/CIRCOLAZIONE

Caserta, 26 novembre 2019 Casertasette - Telexnews.it) -


74ma CONFERENZA DEL TRAFFICO E DELLA CIRCOLAZIONE

COMPARTO AUTO: SFIORERÀ OBIETTIVO 2030

EMISSIONI GAS SERRA RIDOTTE A 49 MLN. DI TONNELLATE.

 

MOBILITÀ ECO-RAZIONALE SIGNIFICA:

INCENTIVARE SOSTITUZIONE VEICOLI VECCHI E INQUINANTI

14 MLN DI AUTO (35% PARCO CIRCOLANTE) SONO ANTE EURO 4

60% PARCO AUTOBUS È FORMATO DA DIESEL EURO 3

PROMUOVERE TPL, MOBILITÀ CONDIVISA E CICLOPEDONALE

 

TRANSIZIONE ALL’ELETTRICO

NON PENALIZZI FASCE SOCIALI PIÙ DEBOLI

 

STICCHI DAMIANI (ACI):

“GRAZIE A EVOLUZIONE COSTANTE DELLE TECNOLOGIE,

NATURALE CRESCITA DELL’ELETTRIFICAZIONE E SPONTANEE SCELTE DEL MERCATO,

È POSSIBILE RAGGIUNGERE, PROGRESSIVAMENTE E SENZA FORZATURE,

UNA NUOVA MOBILITÀ SOSTENIBILE CHE

SALVAGUARDI IL DIRITTO UNIVERSALE ALLA MOBILITÀ

E GARANTISCA UN SIGNIFICATIVO MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELL’ARIA

E LA TENUTA DEL FORTE SETTORE AUTOMOTIVE ITALIANO”

 

SCENARIO 2030:

AUTO TERMICHE = 82% PARCO CIRCOLANTE, IBRIDE 10%, ELETTRICHE 9%.




Grazie agli sforzi congiunti tra industria dell’auto e dell’energia, e ai significativi risultati già conseguiti dai veicoli benzina e diesel in fatto di riduzione delle emissioni inquinanti (PM, CO, NOx), l’Italia riuscirà a sfiorare l’obiettivo 2030 – ridurre a 49 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti le emissioni di “gas serra” – in uno scenario tendenziale che non prevede politiche incentivanti.

Il settore automobilistico, infatti, contribuirà per 54,5 Mt di CO2 eq, sforando l’obiettivo solo dell’11 per cento. Per ridurre i 5 milioni di tonnellate di CO2 eq in eccesso, occorrerà, invece, adottare politiche che incentivino la sostituzione dei mezzi di trasporto più vecchi e più inquinanti, sia pubblici che privati, e promuovano il trasporto pubblico e la mobilità condivisa e ciclopedonale.



È questo, in estrema sintesi, quanto emerge da “Per una transizione energetica eco-razionale della mobilità automobilistica”, lo studio realizzato da Fondazione Caracciolo – Centro Studi dell’Automobile Club d’Italia,ENEA e CNR-Dipartimento di Ingegneria, ICT e Tecnologie per l'Energia e i Trasporti, presentato questa mattina a Roma, in occasione della “74ma Conferenza del Traffico e della Circolazione”, alla presenza del Presidente del ConsiglioGiuseppe Conte, dellaMinistra delle Infrastrutture e dei TrasportiPaola De Micheli.



“L’approfondito studio della Fondazione Caracciolo ci consegna un chiaro e reale scenario sul futuro della nostra mobilità – ha dichiarato il Presidente ACI, Ing. Angelo Sticchi DamianiGrazie alla costante evoluzione delle tecnologie, alla naturale crescita dell’elettrificazione dei veicoli e alle spontanee scelte del mercato, progressivamente e senza forzature, è possibile raggiungere una nuova mobilità sostenibile, che salvaguardi il diritto universale alla mobilità, specie nelle aree metropolitane, e garantisca un significativo miglioramento della qualità dell’aria e la tenuta del forte settore automotive italiano. La transizione eco-razionale della mobilità – ha proseguito Sticchi Damiani – consentirà di raggiungere il contenimento delle emissioni di C02 su livelli prossimi agli obiettivi fissati dall’Europa al 2030. Un’ulteriore auspicabile accelerazione di questo percorso potrà arrivare dal sostegno a rottamare le vecchie auto da Euro 0 a 3, le più inquinanti, con auto più sicure e avanzate, quali, ovviamente, le ultimissime Euro 6d e come anche le recenti e più accessibili Euro 4 e Euro 5.”



Ciascun motore e vettore energetico – ha sottolineato Giuseppina Fusco, Presidente della Fondazione Caracciolo –apporterà un contributo importante agli obiettivi di decarbonizzazione nel nostro Paese, in virtù degli investimenti in atto e in programma per i prossimi anni. È necessario, quindi, un quadro regolatorio chiaro e certo che, in ottica di neutralità tecnologica, consenta alle imprese di proseguire nelle strategie di investimento, leva centrale dell’evoluzione energetica dell’automobile, potendo contare su una prospettiva di lungo termine definito. Le scelte di policy – ha concluso la Presidente Fusco - dovranno essere fondate su criteri di eco-razionalità, che coniughino le esigenze ambientali con quelle economiche e sociali, così da conseguire l’obiettivo minimizzando i costi per la collettività”.



Scenario 2030

Secondo lo studio ACI-CNR-ENEA - in uno scenario tendenziale, che non sconti politiche di intervento - nel 2030le auto termiche rappresenteranno l’82% del parco circolante, le ibride il 10%, le elettriche (BEV e PHEV) quasi il 9%.

Investire promozione TPL e sostituzione mezzi più inquinanti

Efficientamento e promozione di TPL e mobilità condivisa e ciclopedonale, riducono le emissioni climalteranti (fino a 49 Mt di CO2 eq) e migliorano qualità dei trasporti e vivibilità delle città. Unapianificazione eco-razionale della mobilità deve, quindi, prevedere investimenti per l’eliminazione o lasostituzione con usato recente dei quasi 14 milioni di auto ante Euro 4 (il 35% del parco circolante) e per losvecchiamento dei mezzi pubblicisostituendo gli autobus Diesel Euro 3 (il 60% del parco autobus nazionale),con modelli elettrici alimentati da energie rinnovabili (ogni sostituzione comporta una riduzione delle esternalità ambientali pari a 24.055 Euro l’anno).



Valutare emissioni durante intero ciclo di vita dei mezzi di trasporto

ACI, CNR ed ENEA sottolineano che - dato che i veicoli non inquinano soltanto nella fase d’uso - le emissioni devono essere valutate durante tutte le fasi del ciclo di vita: produzione, distribuzione, trasporto, uso, dismissione e riuso.Nella fase di produzione, ad esempio, le auto elettriche emettono l’82% in più di CO2 di quelle termicheper recuperare nella fase d’esercizio, arrivando a “pareggio emissivo” dopo circa 45.000 km. Con l’aumento delle percorrenze, però, aumentano i vantaggi emissivi dell’auto elettrica: a 150.000 km l’auto elettrica produce emissioni di CO2 inferiori di almeno il 20% di un’autovettura termica.

A proposito di auto elettriche, lo studio invita a considerare il fatto che con la diffusione dell’auto elettrica e con i minori consumi legati al progresso dei motori, si ridurranno le entrate fiscaliderivanti dalle accise sui carburanti che nel 2018 hanno generato - per le sole autovetture - entrate pari a 18,474 miliardi.

Non va, inoltre, sottovalutato il rilevante contributo che anche i veicoli ibridi, a metano e GPL potranno offrire al raggiungimento dei target ambientali. Un veicolo a metano, ad esempio, presenta oggi emissioni inferiori a 95 gCO2/km: un valore già in linea con gli obiettivi europei.



Evitare che transizione all’elettrico penalizzi fasce sociali meno abbienti

ACI, CNR ed ENEA, infine, invitano a scongiurare il paradosso di una transizione all’elettrico che gravi sulle spalle delle fasce sociali meno abbienti. In alcune regioni, grazie agli incentivi per l’acquisto di un’automobile elettrica, si può arrivare ad un risparmio di 16.000 euro, anche per modelli di alta gamma, che rimangono tuttavia, fuori dalla portata di un’ampia fascia della popolazione.

Inoltre, nonostante i moderni veicoli euro 6 abbiano ridotto sensibilmente le emissioni, nonché migliorato gli standard di sicurezza (un veicolo di recente immatricolazione ha quasi il 50% di probabilità in meno di essere coinvolto in un incidente stradale grave), nelle regioni con PIL pro-capite più basso, solo un veicolo su 10 è di classe Euro 6.

Lo studio completo della Fondazione Caraccolo - Centro Studi ACI è online:

http://www.fondazionecaracciolo.aci.it/fileadmin/documenti/notizie/Transizione_energetica_26_11_19_Def.pdf

Leggi l'articolo integrale proveniente dal quotidiano Casertasette.com

 
· Inoltre Trasporti
· News di redazione 

Articolo più letto relativo a Trasporti:
CASERTA: A MARZO APERTURA DEL CENTRO COMMERCIALE CAMPANIA IN INTERPORTO S.E.

Punteggio medio: 0
Voti: 0

Ti prego, aspetta un secondo e vota per questo articolo:

 Eccellente
 Ottimo
 Buono
 Normale
 Cattivo

RUBRICA ACI A CURA DEL DIRETTORE MARINO PERRETTA: GIORNATA VITTIME DELLE STRADE


Caserta, 16 novembre 2019 (Casertasette - Telexnews.it) - 




GIORNATA MONDIALE

IN RICORDO DELLE VITTIME DELLA STRADA 2019

 

STICCHI DAMIANI (ACI):

“FONDAMENTALE EDUCARE ALLA SICUREZZA:

INTENSIFICARE GLI SFORZI E MAI ABBASSARE LA GUARDIA”

 

EMERGENZA GIOVANI:

TRA 15 E 24 ANNI I PIÙ COLPITI:

12.4% DEL TOTALE DEI MORTI PER INCIDENTE

IN FORTE AUMENTO LE MORTI TRA I GIOVANISSIMI: 15-19 = +26,1%

LE CINQUE REGOLE ACI CHE POSSONO FARE LA DIFFERENZA

 

 

L’anno scorso, nel nostro Paese, si sono verificati 172.553 incidenti stradali3.334 persone hanno perso la vita e 242.919 sono rimaste ferite. Parliamo di 473 incidenti, 666 feriti e 9 morti al giornoI più colpiti sono i giovani tra 15 e 24 anni: 414 morti, il 12,4% del totale. Ma c’è un dato ancora più inquietante: i morti tra i 15 e i 19 anni sono aumentati, addirittura, del 26,1%. Un bilancio drammatico e inaccettabile, con costi sociali che superano i 18 miliardi di euro l’annopari all’1,1 per cento del PIL. Quasi una ‘Finanziaria’.

 

Per trasformare un momento di profondo dolore in un’occasione per contribuire concretamente alla sicurezza delle nostre strade, l’ACI propone cinque semplici regole, che possono aiutare a combattere le principali cause di incidente – distrazione, velocità, alcol e droga, mancato uso di cinture e seggiolini per bambini, scarsa attenzione a pedoni e due ruote - e fare la differenza tra far sì che la vita duri tutta la vita e perderla.

 

LA DISTRAZIONE E' UN ATTIMO: L'ULTIMO

 

RALLENTA. TANTO NON SI VINCE NIENTE.

 

SE TI SBALLI E GUIDI SEI FUORI STRADA.

 

CERTI LEGAMI ALLUNGANO LA VITA.

CINTURE E SEGGIOLINI: ALLACCIATI. SEMPRE.

 

UTENTI VULNERABILI: PIÙ SONO DEBOLI PIÙ I RISCHI SONO FORTI. RISPETTIAMOCI.

 

La Giornata Mondiale in ricordo delle vittime della strada non deve ridursi alla doverosa partecipazione al dolore di migliaia di famiglie ma, deve trasformarsi in un momento di riflessione su un fenomeno drammatico, che non possiamo e non dobbiamo considerare un tributo fisiologico e inevitabile al nostro bisogno di mobilità”, ha dichiarato il Presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani.

 

L’obiettivo ‘zero morti sulle strade’ – ha sottolineato il Presidente dell’ACI - non è utopia. È realtà. Una realtà ancora lontana, è vero, ma una realtà. Gli incidenti sono errori drammatici, non tragiche fatalità. Si possono e si devono evitare. La chiave è una sola: l’educazione alla sicurezza. Per salvare un numero sempre maggiore di giovani vite, l’ACI è da sempre impegnato nell'educazione dei giovani – in particolare futuri e neo-patentati - a una mobilità sicura e responsabile, sia supportando i programmi dedicati nella formazione scolastica, che potenziando gli strumenti formativi di supporto all'insegnamento e al perfezionamento della guida”.

 

I problemi con i giovani sono essenzialmente due – ha evidenziato Sticchi Damiani: prima di prendere la patente, tendono a sovrastimare le loro capacità e, una volta presa la patente, tendono a sottostimare i rischi che capita di dover affrontare sulle nostre strade. Per questo, i corsi di guida sicura svolgono un ruolo fondamentale: perché fanno toccare con mano, anche a quei ragazzi che si ritengono già esperti, i loro limiti e le loro fragilità, prima che sia un evento drammatico, se non addirittura tragico, a dimostrarle, quando, ormai, per loro non c’è più niente da fare”.

 

“Le statistiche 2018 - ha concluso il Presidente ACI – dimostrano che non bisogna mai abbassare la guardia ma continuare a intensificare gli sforzi: per questo il nostro impegno nel prevenire e limitare l'incidentalità stradale crescerà ancora, attraverso un aggiornamento costante di contenuti e metodologie formative e divulgative, e una collaborazione sempre più stretta con tutti gli operatori del settore, istituzionali e no, nella consapevolezza che solo facendo squadra si potrà controllare, arginare e, finalmente, debellare questa drammatica emergenza sociale”.


Leggi l'articolo integrale sul quotidiano Casertasette.com

RUBRICA ACI A CURA DEL DIRETTORE MARINO PERRETTA: ACI E AGENZIA PER LA COESIONE TERRITORIALE INSIEME PER IL TURISMO E L’AUTOMOTIVE



Caserta, 14 novembre 2019 (Casertasette - Telexnews.it) -

ACI E AGENZIA PER LA COESIONE TERRITORIALE
INSIEME PER IL TURISMO E L’AUTOMOTIVE




L'Automobile Club d'Italia e l'Agenzia per la Coesione Territoriale hanno firmato a Roma un protocollo d'intesa che impegna le parti fino al 31 dicembre 2022 nella collaborazione a favore delturismo e dell'automotive.



Siglato dal Direttore Generale pro-tempore ACT,Antonio Caponetto, e dal Presidente ACI, Angelo Sticchi Damiani, alla presenza del Segretario Generale dell’Automobile Club d’Italia, Gerardo Capozza, l’accordo getta le basi per la futura individuazione di nuovi e più specifici ambiti di collaborazione.



L’intesa si concentra su progetti finanziabili, incardinati sul turismo e l'automotive, in grado di stimolare lacrescita economica, culturale e sociale del territorio, prevedendo inoltre l'adesione di ACI ad iniziative europee in linea con i suoi ambiti istituzionali.



Attraverso la propria "Struttura progetti comunitari per automotive e turismo", istituita nel febbraio del 2019 con sede a Bruxelles, l’Automobile Club d’Italia è delegata all'attuazione del protocollo con ACT, che si integra con quanto già stipulato traACI ed Enit lo scorso luglio per il potenziamento delle strategie promozionali delle risorse turistiche italiane e la valorizzazione degli eventi sportivi automobilistici e del motorismo storico.


RUBRICA ACI A CURA DEL DIRETTORE MARINO PERRETTA: CRASH TEST NCAP EURO 5. STELLE PER FORD, MERCEDES, MAZDA



Caserta, 13 novembre 2019 (Casertasette - Telexnews.it)


5 STELLE PER FORD, MERCEDES E MAZDA

4 PER OPEL

 

Sticchi Damiani (ACI): “Continui i progressi nel campo della sicurezza grazie all’ausilio dei sistemi di assistenza alla guida. È in questa direzione che devono concentrarsi gli sforzi dei costruttori”.



Quattro i modelli testati nella settima serie di test Euro NCAP 2019, il progetto internazionale di valutazione degli standard di sicurezza delle auto nuove, del quale è partner l'Automobile Club d'Italia (schede su www.euroncap.com). Cinque stelle per Ford ExplorerMercedes GLB e Mazda CX-30quattro quelle conquistate dall’Opel Corsa.



L’Explorer, Suv plug-in ibrido della Ford, ottiene 5 stelle con eccellenze e massima valutazione nelle prove di urto laterale contro la barriera e nella protezione dei bambini a bordo. E’ statomolto apprezzato, poi, il dispositivo che disattiva automaticamente gli airbag in caso di presenza di sistemi di ritenuta per bambini. Qualche defaillance solo nella protezione del torace e del femore del conducente e degli altri occupanti, scarsa l'efficacia del sistema di frenata automatica di emergenza, (AEB), nelle prove con il ciclista.



Cinque stelle anche per l'altro Suv, GLB dellaMercedes, con alimentazione benzina o gasolio.Ottimi i giudizi nello scontro laterale contro barriera e nel funzionamento del sistema di frenata automatica di emergenza.

Qualche criticità nella protezione del torace e del collo del conducente, (rispettivamente nello scontro laterale contro il palo e nell'urto frontale pieno). Scarsa, inoltre, la protezione del bacino del pedone in caso di urto contro il paraurti.



La regina di questa serie di test è la Mazda CX-30: 5 stelle e valutazioni più alte sia a livello complessivo che nella protezione degli adulti a bordo, dei pedoni, dei ciclisti e dei sistemi per la sicurezza attiva (ADAS). Massimo punteggio conquistato nelle prove di scontro frontale pieno, urto laterale, contro barriera e palo, nelle prove a velocità urbana del sistema di frenata automatica di emergenza. Piccole criticità nella protezione del collo del bambino di 10 anni e del sistema di mantenimento della corsia.



Buone le valutazioni per l’Opel Corsa che, però, si ferma a 4 stelle a causa di alcune piccole criticità.Marginale la valutazione della protezione al collo dei passeggeri dei sedili anteriori e posteriori, l'assenza del terzo poggiatesta, poi, ha abbassato i giudizi complessivi. Punteggi massimi, invece, nella prova di urto laterale contro barriera e nella protezione dei bambini a bordo. Buone anche le valutazioni del sistema di frenata automatica, (valutato, però, nella configurazione base: telecamera ottica senza radar), alcune criticità riscontrate negli scenari più severi degli utenti vulnerabili (pedoni e ciclisti).



Gli ultimi test Euro NCAP ribadiscono i progressi continui ottenuti nel campo della sicurezza dei veicoli, grazie all'ausilio degli ormai indispensabili sistemi di assistenza alla guida - ha affermato il Presidente dell’ACI Angelo Sticchi Damiani - è in questa direzione che devono concentrarsi gli sforzi dei costruttori di auto”.



Informazioni su Euro NCAP

Il Consorzio Euro NCAP, di cui ACI è uno dei soci, organizza crash test su nuovi veicoli e fornisce ai consumatori automobilistici una valutazione realistica e indipendente delle prestazioni di sicurezza di alcune delle auto più popolari vendute in Europa. Istituito nel 1997 e sostenuto da diversi governi europei, organizzazioni di automobilismo, consumatori e assicurazioni, Euro NCAP è rapidamente diventato un catalizzatore per incoraggiare significativi miglioramenti di sicurezza per il nuovo design automobilistico

Per i risultati completi visitare il sitowww.euroncap.com. Euro NCAP è presenta anche online e sui social media: Twitter, Facebook, Instagram e YouTube.


Leggi l'articolo integrale dal quotidiano Casertasette.com



RUBRICA ACI A CURA DEL DIRETTORE MARINO PERRETTA: LA MAPPA ACI DEGLI INCIDENTI STRADALI.


Caserta, 12 novembre 2019 (Casertasette - Telexnews.it) -



LA MAPPA ACI DEGLI INCIDENTI STRADALI



76 incidenti su 100 su strade urbane, 18 sulle extraurbane, 6 in autostrada


Le strade più pericolose:

Penetrazione urbana A24, Raccordo di Reggio Calabria, Tangenziale Nord di milano


due ruote:

SS 01 Aurelia, Grande Raccordo Anulare e SS 145 Sorrentina


pedoni:

Aurelia, Adriatica e Casilina


76 incidenti su 100 avvengono nei centri abitati, 6 in autostrada e 18 su strade extraurbane; nel 2018 in autostrada è stabile il numero di incidenti ma aumenta il numero di morti (a causa dell’incidente del Ponte Morandi), sulle strade extraurbaneaumentano gli incidenti ma rimane sostanzialmente stabile il numero di morti (+4% e -0,7%), nei centri abitati diminuiscono sia incidenti che morti (-2,7% e -4,2%), soprattutto nei piccoli centri attraversati da strade extraurbane.


Sono i dati essenziali che emergono da “Localizzazione degli incidenti stradali 2018”, lo studio, realizzato dall’ACI, che analizza i 37.228 incidenti (1.166 mortali), 1.344 decessi e 59.853 feriti, avvenuti su circa 55.000 chilometri di strade della rete viaria principale del Belpaese.


In autostrada i veicoli per il trasporto delle merci - autocarro (anche leggero), autotreno o autoarticolato -sono coinvolti nel 31% degli incidenti.


Il venerdì è il giorno in cui si verificano più incidenti (il 15,4%). Dalle 18 alle 20 le ore più critiche.

Giugno e Luglio i mesi con la maggiore incidentalità (rispettivamente il 9,9% e 10,4% del totale).


Prendendo come riferimento l’anno 2010, gliincidenti sono diminuiti del 19,4%, i morti del 18,2%. Rispetto al 2017, invece, gli incidentisonoaumentati dell’1,5% (554 in più) e i decessi diminuiti dell’1,6% (22 in meno).


Le autostrade urbane risultano quelle con lamaggiore densità di incidenti a causa degli elevati flussi di traffico e della pluralità di mezzi diversi.


Infatti la Penetrazione urbana della A24 (12,9 inc/km), il Raccordo di Reggio Calabria (12,5 incidenti/km) e la Tangenziale Nord di Milano(nel tratto in provincia di Monza - 10,3 incidenti/km) sono le strade sulle quali si verificano più incidenti,mentre per la rete autostradale la media nazionale è di 1,3 incidenti/km.


Per le strade extraurbane, dove la media nazionale è di 0,6 incidenti/km, il triste primato spetta alla Statale 36 del Lago di Como e dello Spluga nei tratti in provincia di Monza e della Brianza (9,8 incidenti/km) e in provincia di Milano (7,6 incidenti/km) e alla SS131 dir –Carlo Felice in provincia di Cagliari (8,6 incidenti/km).

GLI UTENTI VULNERABILI


Sulle strade extraurbane gli utenti vulnerabili rappresentano una quota assai elevata dei decessi, anche se in diminuzione rispetto allo scorso anno: il 31% (1 morto su 3) è ciclista, “dueruotista” o pedone. Nel 20,6% dei casi è deceduto un motociclista (277), nel 10,2%unpedone (137) e nel 3% un ciclista (39). Rispetto al totale dei morti per modalità di trasporto, i pedoni sono il 22,4%, i ciclisti il 17,8% e“dueruotisti” il 34,8%.


DUE RUOTE


I veicoli a due ruote (biciclette comprese), sono coinvolti nel 22% degli incidenti stradali.

L’indice di mortalità delle due ruote (motocicli e biciclette) è molto più elevato di quello delle quattro ruote: più di 3,6 morti ogni 100 mezzi coinvolti in incidente, rispetto all’1,3 delle auto.


Al vertice delle tratte più pericolose per le due ruote, la SS 001 Aurelia in Liguriail Grande Raccordo Anulare di Roma, la SS 145 Sorrentina in provincia di Napoli, la SS 249 Gardesana Orientale in provincia di Verona, la SS 114 orientale Sicula in provincia di Messina.

PEDONI

Tra le strade con un numero particolarmente elevato di investimentiAureliaAdriatica,Casilina.

CHI MIGLIORA


Rispetto al 2018, nel complesso, le strade nelle quali gli incidenti sono diminuiti in modo consistente: SS 7 quater Domiziana, SS 69 di Val d’Arno, SS 325 di Val di Setta e Val di Bisenzio, SS 222 Chiantigiana, SS 229 del Lago d'Orta, SS 513 di Val d'Enza ed il Raccordo Tangenziale Nord Città di Bologna (Casalecchio-Aeroporto-San Lazzaro).



Lo studio dell’ACI, consultabile sul portalewww.lis.aci.it, comprende due sezioni distinte, una relativa ai dati generali di incidentalità e l’altra specifica sulla localizzazione degli incidenti stradali avvenuti sulla rete viaria principale.


La sezione dedicata alla localizzazione contiene la statistica degli incidenti per ciascun chilometro di strada analizzato, con dettagli relativi alle conseguenze alle persone, tipologia di incidente, mese, ora, giorno settimana, particolari categorie di veicoli coinvolti, caratteristica del luogo di accadimento.


Completano l’analisi le mappe di incidentalità: numero di incidenti per chilometro su ciascuna strada con dati dell’anno di riferimento, numero di incidenti mortali per chilometro per ciascuna strada con dati dell’ultimo triennio, oltre alla geolocalizzazione degli incidenti. 


Articolo proveniente dal quotidiano Casertasette.com