Visualizzazione post con etichetta aula. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta aula. Mostra tutti i post

venerdì 17 marzo 2017

GIUSTIZIA E PROFESSIONI: VIGNOLA RICONFERMATO PRESIDENTE CAMERA PENALE DI S.MARIA C.V.


Santa Maria Capua Vetere, 17 marzo 2017 (Casertasette / Telexnews.it) -Centotrentuno toghe della storica Camera Penale di Santa Maria Capua Vetere hanno riconfermato presidente dell’organismo forense, l’avvocato Romolo Vignola, 51 anni, penalista originario di Caserta, presidente uscente dell’organismo forense. Eletti per il direttivo, gli avvocati Tommaso Giaquinto (100 prefererenze), Olimpia Rubino (98), Rossella Calabritto (85) Francesco Petrillo (83, riconfermato nel direttivo) Paolo Di Furia (81) e Raffaele Carfora (77). Al direttivo erano candidati anche il penalista Marco Alois (componente uscente del direttivo) e i colleghi Sergio Iovane, Giuseppe De Lucia e Giuseppe Mastroianni. 





Eletti, come probiviri, gli avvocati Enrico Accinni, Alessandro Diana (già presidente dell’ordine forense) e Federico Simoncelli. Sedici, complessivamente, le schede conteggiate, tra nulle e bianche. Il riconfermato presidente Romolo Vignola, che ha ottenuto il largo consenso degli aventi diritti al voto (139 i votanti), ha ricevuto esattamente le stesse preferenze della sua prima elezione a presidente, avvenuta due anni fa a dimostrazione di un immutato sostegno della classe forense. 






Il seggio elettorale era composto dalle penaliste Carolina Mannato, Enza Vatiero e Fiorentina Orefice che hanno proceduto ieri pomeriggio allo spoglio dei voti nella sede della Camera Penale. Il direttivo, si riunirà nei prossimi giorni per decidere le cariche interne. Romolo Vignola, è avvocato dal 1988 e Cassazionista da oltre 15 anni. Figlio d’arte (il padre, penalista, è stato anche sindaco e vicesindaco e consigliere comunale a Caserta, docente universitario), è specializzato in diritto di procedura penale presso la Federico II. 


Numerosi i processi in cui è stato impegnato (soprattutto quelli contro la Pubblica amministrazione) ed è stato lo storico difensore di Alberto Ogaristi, l’operaio assolto dopo un clamoroso errore giudiziario. La Camera Penale, che vantava negli anni passati oltre trecento iscritti, a seguito del ridisegno della geografia giudiziaria, ha visto un ulteriore diminuzione degli iscritti con il passaggio di una ventina di penalisti che hanno trasferito la loro iscrizione da Santa Maria Capua Vetere a Napoli Nord. 



L’avvocato Vignola –scrive oggi Il Mattino - nel ringraziare tutti coloro che hanno voluto sostenerlo nella riconferma alla presidenza dell’organismo forense, ha sottolineato come l’avvocatura, senta forte l'appartenenza alla struttura giudiziaria sammaritana che deve essere difesa e tutelata. La Camera Penale, in linea con quanto svolto dalla presidenza nel primo biennio, proseguirà con le sue attività formative ed altre iniziative che saranno rese note nelle prossime settimane mantenendo alta l’attenzione sulle criticità, segnalando e intervenendo su eventuali problematiche che possano danneggiare o comprimere il diritto alla difesa.






Articolo integrale proveniente da Casertasette.com



venerdì 13 gennaio 2017

MAZZETTE ALL'OBITORIO DI CASERTA: 7 ANNI PER UN'UDIENZA. LA PRESCRIZIONE SALVA TUTTI


Santa Maria Capua Vetere (Caserta), 12 Gennaio 2016 (Casertasette / Telexnews.it) – Sette anni per un’udienza preliminare e la prescrizione salva tutti gli imputati. Si è chiusa con un non doversi procedere per intervenuta prescrizione l’udienza preliminare a carico di una trentina di indagati alcuni dei quali arrestati nel 2009 nell’ambito di un cartello delle pompe funebri a Caserta e provincia. L'ultima volta, a causa di un «carico di ruolo» (ovvero la presenza di due delicati procedimenti), il gup del tribunale di Santa Maria Capua Vetere aveva rinviato a nuova data il procedimento nato da un’inchiesta della locale Procura sammaritana. Una serie di rinvii e mancate notifiche o altri impedimenti procedurali – durati sette anni – ha fatto sfociare il tutto in una bolla di sapone. Un vero e proprio mercato dei funerali, una lotta senza quartiere tra imprese funebri concorrenti tra loro tesa all’accaparrarsi e al contendersi – con regalie e bustarelle a centralinisti degli ospedali, dipendenti degli obitori, infermieri o procacciatori collocati nelle sedi giuste – il trasporto delle salme, in modo da presentarsi per primi presso le famiglie dei deceduti e chiudere l’«affare». Si salvano grazie alla prescrizione: Antonio Chianese, Antonio Cammarota, Domenico De Marco, Giuseppe Parrillo, Giovanni, Edoardo e Domenico Scalera, Gaetano e Raffaele Cerreto, Enrico Imparato, Gennaro e Alessandro Trombetta, Matilde Vecchione, Costantino Ferrara, Luciano, Paolo e Francesco Conte di Lusciano, Arturo Siro, Aniello Ventre, Giuseppe Iodice, Pasquale, Sabatino Salvatore e Luigi Russo, Gianpaolo Verrillo, Ernesto Corvino, Francesco e Pasquale Cerullo, Alessio Vanacore e Gennaro Cesarano. Tra i nomi di spicco dell’inchiesta, i titolari delle agenzie Last Travel (Pasquale Imparato), Cerreto (fratelli Cerreto)...