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venerdì 1 novembre 2019

RUBRICA ACI A CURA DEL DIRETTORE MARINO PERRETTA: E AUTO PIÙ “VERDI” SECONDO “GREEN NCAP”: PUNTEGGIO PIU’ ALTO PER L'ALIMENTAZIONE A BENZINA, BENE ANCHE IL DIESEL



Roma, 24 ottobre 2019 - LE AUTO PIÙ “VERDI” SECONDO “GREEN NCAP”:

PUNTEGGIO PIU’ ALTO PER L'ALIMENTAZIONE A BENZINA,

BENE ANCHE IL DIESEL

 

I risultati della terza serie di test:

4 STELLE: Seat Arona (benzina)

3 STELLE: Škoda Octavia (diesel)

2 STELLE: Fiat Panda (metano/benzina)

 

 

Emissioni e consumi reali delle auto in commercio rivelati dai test - oggettivi e indipendenti – effettuati, sia in laboratorio che nel traffico, daGreen NCAP, il consorzio, voluto da FIA (Federazione Internazionale dell'Automobile) ed Euro NCAP, (di cui ACI fa parte), per promuovere auto meno inquinanti e più efficienti in termini di consumi di carburante ed energia. La valutazione attualmente si limita all’utilizzo del veicolo, ossiaquello che accade dal serbatoio alla ruota (Tank To Weel).



Tre le vetture oggetto della terza serie di test. Il punteggio più alto - 4 stelle - è stato ottenuto da un'auto a benzina: Seat AronaTre stelle sono andate alla Škoda Octavia (diesel); due alla Fiat Panda (metano/benzina).



Con 4 stelle l’Arona, piccolo crossover della Seat, risulta essere la regina di questa tornata di test Green NCAP. Colpisce la performance nei test di emissione, (punteggio di 9,8 su una valutazione massima di 10),con valori da motore elettrico!Molto efficace, poi, il post-trattamento dei gas di scarico del motore conforme alla normativa Euro 6d-Temp. Giudizio marginale soltanto per le emissioni di CO (monossido di carbonio), nella prova di carico elevato. La valutazione complessiva risulta penalizzata dall’efficienza energetica, (indice 6,1 su un massimo di 10). L’Arona ha riscontrato prestazioni ‘adeguate’ in tutte le prove, eccetto in quella autostradale con carico elevato, dove il giudizio è stato ‘marginale’.

La terza generazione della Škoda Octavia, (testata con motore diesel 2.0 da 110 kW), ottiene unavalutazione complessiva di 3 stelle. Grazie al ricircolo dei gas di scarico, alla riduzione selettiva del catalizzatore e al filtro antiparticolato diesel, il controllo delle emissioni inquinanti è risultato buono per idrocarburi (HC), monossido di carbonio (CO) e particolato (PN). Scarso, invece, quello delle emissioni degli ossidi di azoto (NOx), in particolare nella prova autostradale con elevato carico. Il giudizio complessivo,quindi, è risultato pari a 6,7 (su una scala da 1 a 10). L'efficienza energetica ottiene 5,7 punti (su un massimo di 10), con valori generalmente ‘adeguati’, che diventano ‘marginali’ nella prova autostradale con carichi elevati. Complessivamente, quindi, il giudizio dell’Octavia ha margini di miglioramento in termini di emissioni di NOx e di consumi.

La Panda, già testata da Green NCAP nella versione benzina con motore Euro 6 di prima generazione, è stata analizzata con motore alimentato sia a metano che benzina, Euro 6d-temp di ultima generazione. Le dimensioni dei  serbatoi dell’auto, (12 kg per il metano e 35 litri per la benzina), ipotizzano l'uso del veicolo con entrambe le alimentazioni. In termini di emissioni i risultati sono “buoni” o “adeguati” nel caso di funzionamento a metano. Il punteggio conseguito, (5,0 su una scala fino a 10), è risultato penalizzato dalle scarse prestazioni in caso di funzionamento a benzina. Le emissioni di particolato e di idrocarburi hanno avuto valutazioni molto scarse. L’efficienza energetica, (4,9 su un massimo di 10), è risultata adeguata nella maggior parte delle prove, eccetto nei test ad elevato carico. Queste penalizzazioni, soprattutto legate alla modalità di funzionamento a benzina, purtroppo, limitano il giudizio complessivo a 2 stelle.



venerdì 29 settembre 2017

FIAT CHRYSLER: ALLA UNIVERSITA' VANVITELLI CERIMONIA DEGLI FCA AWARD MILLENIALS


Capua (Caserta), 29 settembre 2017 (Casertasette – Telexnews.it) - Raccogliere idee originali sul rapporto tra i giovani di oggi, le auto di oggi e soprattutto quelle di domani. Questo il senso del contest «I AM FCA – Innovation Award Millennials», un premio alla sua seconda edizione che ieri, a Capua, ha premiato dodici studenti universitari (su 1300 concorrenti) che avevano presentato idee innovative nel settore automobilistico. Tra questi, due iscritti della facoltà di Economia dell’Università Campania Luigi Vanvitelli, Giuseppe Russo, tra i primi sei classificati che hanno vinto uno stage in uno stabilimento FCA del Centro-Sud e Roberta Di Chiara tra i secondi sei che si sono invece aggiudicati un corso di guida sicura che si svolgerà all’interno del Balocco Proving Ground di Fiat Chrysler Automobiles. Nato su iniziativa di Fiat Chrysler Automobiles e rivolto a studenti triennali e magistrali di Economia di sei Università dell’Italia Centro-Meridionale, il contest ha raccolto idee e proposte innovative su come i «millennials» immaginano l’auto del futuro – hanno partecipato oltre 1.300 studenti di sei atenei: Università della Campania Luigi Vanvitelli, Università di Cassino e del Lazio Meridionale, Università degli Studi del Molise, Università degli Studi Gabriele d'Annunzio di Chieti e Pescara, Università degli Studi di Bari Aldo Moro e l’Università degli Studi della Basilicata. Come per l’edizione precedente, anche in questa i giovani partecipanti hanno dovuto rispondere – con un massimo di 4 mila caratteri – ad alcune domande: «Come immagini le auto tra 15 anni?», «Che cosa faresti con la tua auto se potessi?», «Che cosa ti aspetti i produttori di auto dovrebbero fare per migliorare la tua vita?» e «Musica, social network e digital life: come le auto possono migliorare la tua esperienza con essi?». A conquistare lo stage di sei mesi in uno stabilimento di FCA del Centro-Sud Italia sono stati Giuseppe Russo della «Vanvitelli» che ha focalizzato il contenuto della proposta sulla sicurezza e sul comfort di bordo: per esempio con sistemi per impedire la guida in stato di ebbrezza e con un’elevata integrazione tra auto e occupanti. E poi Federico Cirillo, dell’Università di Chieti e Pescara che nel suo progetto ha dato spazio alle auto pulite dotate di un’ID personale con cui connettersi con l’esterno sia per agevolare la mobilità sia per dematerializzare la burocrazia; Denise Di Bernardo, iscritta all’Università degli Studi di Bari che nel suo ...