E DISTINGUERE TRA AUTO ‘STORICHE’ E AUTO ‘VECCHIE’ L’80% DELLE AUTO CONSIDERATE DI “RILEVANZA STORICA” SONO “SEMPLICEMENTE VECCHIE” ACCESSO AL CENTRO DI ROMA SOLO PER I MODELLI CHE RAPPRESENTANO
UNA “INDISCUTIBILE TESTIMONIANZA DELL’INDUSTRIA DELL’AUTOMOBILE NEL TEMPO”
Roma, 7 marzo 2023 - “Gentile Signor Sindaco, l’attuale dibattito sull’accessibilità al centro di Roma delle vetture storiche, offre all’Automobile Club d’Italia e ad ACI Storico l’occasione di esprimere alcune considerazioni”. Comincia così, la lettera aperta inviata, oggi, dal Presidente dell’Automobile Club d’Italia – Angelo Sticchi Damiani - al Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. “In 118 anni di vita – si legge nella lettera, che riproduciamo qui integralmente - l’ACI è sempre stato il principale punto di riferimento degli automobilisti italiani, per la mobilità, la sicurezza stradale, lo sport dei motori e la difesa delle auto storiche. A partire dal 1933, anno di fondazione del Museo dell’Automobile di Torino, l’ACI tutela il motorismo storico in tutte le sue forme. E svolge questo compito investendo, con continuità, ingenti risorse per la conservazione, valorizzazione e restauro del patrimonio motoristico italiano e, in perfetta coerenza con tale missione, dieci anni fa ha creato il Registro di ACI Storico. Ed è sempre per tale missione che, anche nella vicenda in oggetto, l’ACI ritiene che il vero valore da salvaguardare sia la “qualità’’, laddove altre associazioni e club puntano invece sulla “quantità’’.
Valori opposti, dunque, traducibili in una semplice regola di azione: distinguere tra auto storiche e auto vecchie.
Ecco perché noi non riteniamo importante “la percentuale delle auto dotate di Certificato di Rilevanza Storica e Collezionistica rispetto al parco circolante di Roma’’, ma che ad accedere nel centro di Roma siano quei modelli che rappresentano un’indiscutibile testimonianza dell’industria dell’automobile nel tempo”...